mercoledì 29 maggio 2013

Adorabili appliques

In questo periodo, vuoi per il tempo balordo,
 vuoi perchè proprio non riesco a stare ferma un'attimo
 (se mi fermo comincio a pensare e ora come ora è meglio non farlo)
 sono sempre indaffarata a mettere a posto oggetti, trovati qua e la. 
Alcuni sono stati disfatti e rifatti nell'arco di una giornata,
per altri è stato necessario attendere un pò a causa di mancanza di materiale 
per poter completare i lavori.
Nel caso di questo grazioso applique ci si è messo anche il fattore econonimo
 che di questi tempo non è poco.




Avevo trovato 4 lampade in un mercatino di verbania.
Erano simili ad un'altra lampada che mi era
stata regalata da una vicina di casa
e che ho rivisitato facendo alcune modifiche
(ho aggiunto i piattini in vetro)
Simili ma purtroppo non uguali; questa è leggermente più piccola
rispetto alle altre.

Sapete come funziona: se l'oggetto dopo due mesi non viene venduto
 si può avere un sconto dal  20 al 50% sul prezzo iniziale.
 Era marzo e mi sono detta proviamo: a rischiare e aspettiamo che passino "sti "due mesi,
sperando che nel frattempo a nessuno venga in mente di comprarli
 La pazienza non è mai stata il mio forte ma in questo caso mi sono detta:
 Anna per una volta in vita tua non essere impulsiva, ma aspetta.




Beh la mia pazienza è stata premiata 
 ma solo al 75% perchè direte voi:?
Semplice:  passati i fatidici due mesi sono andata a prendere possesso
delle mie lampade (nella mia testa ormai erano già posizionate sul mio tavolo
 da lavoro pronte per essere trasformate),
 ma ahimè una era stata venduta.


Devo essere sincera? non so se la prossima volta sarò così paziente 
Ma passiamo ora alla realizzazione: 
così com'erano non erano niente di eccezzionale 
se non per il fatto che avendo i bracci cavi,
 ho potuto quindi evitare di tediare mio marito per far fare l'impianto elettrico
 in quanto ci sono riuscita da sola,
 ma comunque lui non si è salvato: infatti ho apportato un paio di modifiche 
tra le quali far fare dei buchi sui piattini e lungo i bracci 
per poter inserire le gocce di vetro che secondo me
 avrebbero contribuito a rendere molto "French "gli appliques
Devo dire che il risultato finale mi ha ripagato della "parziale perdita"


 
Ma a questo punto avevo bisogno 
di recuperare delle gocce da poter usare per il restyling
Non è affatto semplice trovarle nei mercatini di antiquariato.
Avevo tempo addietro comprato qualcosa sui navigli a Milano e vi assicuro che 
le ho pagate care: il tipo del banchetto
sembrava mi stesse facendo un favore
ma il numero non era sufficiente
Ho quindi cercato su internet e ho trovato
una ditta di Padova specializzata nella vendita di
cristalli veneziani
Ho fatto l'odine e dopo una settimana(cioè ieri)
il materiale mi è stato consegnato
Uno degli appliques era gia pronto (avevo ottimizato i tempi
patinandolo in precedenza)
non ho fatto altro che montare le gocce
sui piattini.
Voilà!










Ho ancora due appliques da realizzare
ma sono indecisa se farne ancora uno in grigio e avere così la coppia 
o viceversa (cioè la coppia avorio e il singolo grigio)
Aspetto un vs suggerimento
Un saluto
Anna

martedì 28 maggio 2013

Un matrimonio ben riuscito

Vi è mai capitato di trovare oggetti in tempi diversi e in posti diversi
 che al momento non avevano niente in comune,
 di dimenticarli per molto tempo in quanche angolo,
 e un giorno all'improvviso avere la classica "illuminazione", 
per intenederci quella da fumetto con la lampadina che si accende nella vs mente?
Beh, è quello che è successo a me con il progetto che vado a mostrarvi.
Era giugno del 2010 e visitando un mercatino dell'usato a Milano,
 in cerca di un paio di lampadari a goccia da mettere in casa 
mi sono inbattuta in un paio di appliques in ottone molto carine,
 ma delle quali al momento proprio non avevo bisogno. 
Il mio problema è che a volte non riesco a contenermi 
e se una cosa mi piace la compro d'impulso
 salvo poi tenerla in stand-by a volte anche per molto tempo
 (in questo caso 3 anni).


Una volta tornata a casa ho cominciato a pensare ad una loro giusta collocazione, ma non riuscivo a decidere cosa fare e quindi ho preferito concentrarmi su altro.
Intanto il tempo passava.............
Circa tre mesi fa un vicino di casa mi ha regalato dei mobili che aveva in una stalla,
 ve ne ho già parlato, vi ho anche mostrato i post realizzati con alcuni di essi
 (l'armadio e il comò Gustaviano).
Tra i vari pezzi, c'era un bello specchio 
che però non apparteneva a nessuno dei tre comò che avevo recuperato.


Quello che mi ha colpito subito è stato il bell'intarsio al centro


Dopo il restyling lo specchio ha acquistato davvero un'aspetto molto chic




Ma ora viene il bello: avete presente la famosa lampadina che si accende?
Tutto all'improvviso è diventato chiaro; in un'istante mi sono ritornati alla mente gli appliques dimenticati, che nel frattempo avevo provveduto a sistemare (impianto elettrico e ripatinatura compresi).


 L'aspetto finale trovo sia molto french











 E' Stato a quel punto che mi sono detta:
 PERCHE' NO?
Vi confido che è stata dura fare quello che avevo in mentedi fare perchè ciò comportava la seria possibilità di rovinare per sempre lo specchio che avevo pazientemente ripatinato.
Solo che nella mia mente si era già materializzato il finale di questa storia.
 Mi sono fatta coraggio e trapano alla mano ho praticato due fori nei pannelli laterali dello specchio; e ho inserito i due appliques (fortuna che avevo lasciato un pò di filo in più per l'impianto elettrico)
Credo che il matrimonio sia riuscito perfettamente!












 

 Quando è stato il momento di fare le foto ho pensato di appoggiarlo provvisoriamente sul comò Gustaviano precedentemente realizzato e non ci crederete: 
" Il matrimonio è diventato un menage a trois"


Credo che se avessi premeditato uno scherzetto del genere non mi sarebbe riuscito così bene.





Purtroppo per mancanza di spazio in casa ho deciso, un pò a malincuore, di mettere in vendita comò e specchio.
Chi fosse interessato può contattarmi tramite mail.
Un saluto a tutti
Anna

sabato 25 maggio 2013

Primavera: questa sconosciuta.

Ormai ci siamo: tra meno di un mese dovrebbe arrivare l'estate; il condizionale però è d'obbligo, all'appello quest'anno è mancata una stagione "La Primavera".
L'abbiamo tutti attesa invano, almeno noi che abitiamo al nord e, tranne qualche sporadico giorno di sole (ma si contano davvero sulle dita di una mano), ci è sembrato più un 'inzio di autunno che di primavera.
Ne è una prova evidente il mio giardino: le azalee che dovrebbero già essere fiorite stanno cominciando ora ad aprire timidamente i primi bocchioli; per non parlare delle rose che sono ancora completamente chiuse.






In questi giorni la mia meteoropatia si è fatta sentire più del solito, e per cercare di tirarmi su ho dato una spulciatina alle foto che ho fatto la scorsa settimana a Caserta, giusto per riscaldarmi un pò il cuore: 
Ecco a voi il Vesuvio visto da casa dei miei genitori, per la cronaca non notate qualcosa di strano? 
L'assenza di nuvole nel cielo, ovviamente.



Questi sono scorci del balcone di mamma in piena fioritura












Il bosco che vedete nella foto fa parte della Reggia di Caserta di cui si intravede il tetto in lontananza.

Questi invece sono scorci di Napoli



 Il borgo marinaro e il Vesuvio sullo sfondo


Castel Dell'Ovo













Le istantanee che vedrete nelle foto seguenti si riferiscono a particolari della casa mia madre.





 La mia mamma e la sua (mia nonna) in una foto d'epoca















 I miei nonni materni il giorno del loro matrimonio















 Un caro ricordo dei miei nonni paterni con ancora addosso i segni del terremoto del 1980. Con la prima scossa è venuta giù, ma nonostante tutto è ancora bellissima.




 Il papa della  mia mamma.

















Un saluto e un buon week and a tutti